il massacro di Jenin

Moni Ovadia: “In Israele un governo fascista che massacra i palestinesi. Perché l’Occidente tace?”

“Il sionismo religioso è qualcosa di spaventoso. Se credi di avere un diritto divino sulla terra non puoi che diventare un fanatico criminale. Ammesso che la Bibbia dica questo – e io lo contesto assolutamente – quello è un testo sacro, non un manuale di diritto internazionale. Israele da decenni fa leva sul vittimismo, ma da tempo siede nel salotto dei vincitori ed è armato fino ai denti“

“Il fascismo è la deriva naturale del nazionalismo. Dopo le persecuzioni antisemite avvenute in Europa il sionismo si è presentato al mondo con questo slogan: “Una terra senza popolo per un popolo senza terra”. Gli israeliani, quindi, non hanno mai visto i palestinesi, che quella terra in realtà la abitavano da secoli. E i palestinesi si sono visti arrivare addosso un altro popolo che ha detto loro: “Duemila anni fa questa terra era la nostra”. I governi israeliani si sono sempre rifatti alla Dichiarazione Balfour del 1917, quella del governo britannico affermava di guardare con favore alla creazione di una “dimora nazionale per il popolo ebraico” in Palestina, allora parte dell’Impero ottomano. Ma ai palestinesi cosa doveva importargliene di cosa pensavano gli inglesi? Che legittimità aveva, un impero colonialista come la Gran Bretagna, ad attribuire terre agli israeliani? Nessuna.“

“Israele è la foglia di fico dell’Occidente. Chi è il responsabile dello sterminio di 6 milioni di ebrei? I nazisti, certo, ma gli altri sono stati a guardare, li hanno lasciati fare per troppo tempo. Eppure si sarebbero potute salvare molte vite. Io stesso sono nato, e sono qui, perché la Bulgaria si è opposta alle deportazioni dei propri ebrei, così come la Danimarca e l’Albania. Altri non l’hanno fatto. Potevano essere salvati 6 milioni di ebrei? No, chiaramente, ma molti sì. La verità è che a quasi nessuno per molto tempo è importato nulla degli ebrei. Per questo oggi l’Occidente vive un forte senso di colpa e chiude gli occhi di fronte a qualsiasi abuso commesso da Israele.“

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